
Startup Diario Feral #4 - il giorno in cui abbiamo trovato casa
Ci eravamo lasciati con la storia del nostro primo (aspirante) cliente stellato: il Joia di Milano. Una botta di coraggio che ci serviva come l’aria. A quel punto avevamo deciso: basta bricolage da cucina, ci serviva un posto vero per produrre.
Ragazzi, se avete mai perso la pazienza cercando casa, sappiate che trovare una fabbrica è una follia … (lo scroll su Idealista in confronto è una passeggiata!) Più polvere, più dubbi e dovete capire se i macchinari entrano dalle porte (di solito no, e lì comincia il vero casino).
Dopo mesi di ricerche, un amico d’infanzia mi aveva segnalato un capannone a Mezzolombardo, nella Piana Rotaliana, tra vigneti di Teroldego e mele. Per me Mezzolombardo era sempre stato un luogo di passaggio: tra Trento e Bolzano, tra l’italiano e il tedesco, tra città e valli. Uno di quei posti dove ti fermi solo al semaforo.
E invece, appena avevo messo piede nel capannone, me ne ero innamorata. Davanti, vallate morbide e verdi; dietro, una montagna verticale e burbera. Il Trentino è così: ti accoglie e ti sgrida allo stesso tempo. È una terra di confine, i nostri nonni erano austriaci, i nostri genitori italiani. E’ una terra di contrasto tra la semplicità contadina e il lusso per i ‘villeggianti’ con lo sfondo delle Dolomiti. Ma a noi in fondo interessa di più avere l’orto che fare la sauna. Per noi il lusso è salire la montagna senza seggiovia per appropriarci di luoghi sconosciuti all’alba. E lo strudel della nonna è roba seria. (Ma anche come abbinarlo😉)
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Comunque, nell’autunno 2022 stavamo ristrutturando la nostra “fermenteria” con vista mozzafiato, mentre Seba sperimentava in laboratorio. E poi c’era lui: Paolo.
Serve un muletto? Chiedi a Paolo.
Una zanzariera su misura? Chiedi a Paolo.
Un impianto di fermentazione da costruire in due giorni? Sempre Paolo.
Tutti dovremmo avere un Paolo nella vita.
La sera arrivavano i FFF - Family, Friends & Fools (Famiglia, Amici, Folli) - a imbottigliare a mano le prime bottiglie. Sembrava una sagra, ma con ritmi da catena di montaggio. Mia sorella fisioterapista teneva in riga amici, fidanzati ed ex-fidanzati come un sergente. Alla fine erano tutti esausti ma ragazzi ci avete salvati!
Dopo qualche imbottigliata in compagnia - avevamo capito che produrre alimenti era un lavoro serio e complesso. Ci serviva un nuovo eroe che arrivò giusto in tempo per l’inizio delle danze: Andrea. Brianzolo, a Roma come lead brewer in un birrificio artigianale. Personaggio mistico: occhiali alla Breaking Bad (sì, quella serie in cui un prof di chimica diventa il re della metanfetamina), tatuaggi tribali, basso elettrico, passione per i taralli, e l’abitudine di assegnare a ogni membro del team un “animale del bosco” rivelato dai suoi spiriti parlanti (io, a quanto pare, sono una lince).
In un lampo si era trasferito dalla capitale a Mezzolombardo, aveva compilato una lista infinita di cose che non andavano (ancora in aggiornamento) e si era messo sotto. La sua prima missione: produrre il primo vero lotto per la vendita Feral. L’obiettivo era farlo uscire a Natale 2022, giusto in tempo per i regali.
Ma avevamo dimenticato un piccolo dettaglio: la microbiologia.
E presto, tutti i nostri piani sarebbero stati stravolti.
Alla prossima,
- La Madda