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Startup and Down – Feral Diary, Page 1

Start up and down – Diario Feral, pagina 1

Di Maddalena Zanoni

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Molti ci chiedono: "Com’è DAVVERO la vita di una startup?"

Ciao a tutti!

Come va? Sono la Madda, fondatrice di Feral. Sì, con l’articolo davanti, come si fa dalle mie parti. Tipo la Bea, el Bepi, la Cri.

Per ora potete immaginarmi come una piccola creatura iperattiva proveniente dal Trentino, quella terra dove i milanesi pensano che giriamo con gli sci ai piedi, ci nutriamo a pino mugo e parliamo con le marmotte. Spoiler: abbiamo anche le scarpe. Anche se sì, il sushi qui è ancora visto come qualcosa di estremamente esotico.

Questo diario parlerà di:

  • Momenti feral, tipo quando dici “basta, mollo tutto”… e poi ti svegli alle 6 per fare i conti.
  • Persone feral, i nostri veri eroi con superpoteri.
  • Botaniche feral, che ogni tanto decidono da sole se vogliono fermentare o insorgere.

Molti ci chiedono: "Com’è DAVVERO la vita di una startup?" La verità? Ti senti sempre inadeguato per raccontarla. Aspetti di essere un po’ “arrivato”, no? Aspetti che l’ufficio abbia almeno una targa con il tuo nome (abbiamo ancora quella del vecchio inquilino, se venite a trovarci seguite l’istinto, tipo caccia al tesoro). Aspetti che la quinta ricetta sia definitiva (lo sarà, lo sarà, fidatevi), che il team sia più grande, che il conto in banca non ti guardi con disapprovazione. A proposito, le altre quattro le abbiamo già pronte e le trovi qui.

Poi realizzi che alla gente della startup fighetta da copertina Forbes non frega una mazza. Vogliono sapere se anche tu hai pianto davanti a un lotto di fermentato andato a male. (Sì.) Se hai mai urlato “bastaaaa” mentre pennelli a mano 3000 bottiglie il 24 Dicembre (Sì.) (Nota per il team Feral: se state leggendo, sappiate che vi voglio bene. Anche se ogni tanto sembriamo una compagnia teatrale in crisi mistica.)

In questo diario vi racconterò:

  • Come è nato tutto?
  • Quanto ci abbiamo messo per costruire la Fermenteria?
  • Chi sono le prime anime coraggiose che hanno creduto nel progetto (santi subito)

Questa avventura è come una ultratrail in montagna: ti servono cuore, gambe, incoscienza, un buon psicologo, un palato fino, e un massaggio cervicale ogni due settimane. Che ovviamente non possiamo permetterci. Comunque mia sorella è fisioterapista, così vi avviso just in case ;)

Direi che per oggi ci fermiamo qui. Il prossimo capitolo? "Nasce un’idea feral".

Ah! Stiamo pensando di trasformare questa rubrica in un appuntamento mensile. Tipo un piccolo diario.

Se avete domande, consigli, barzellette, o semplicemente volete mandarci una foto del vostro gatto: scriveteci a hello@feral-drinks.com. Leggiamo tutto. Anche i “xjiwjdjxksajxioscx”. A me succede spesso di non bloccare il telefono in tasca.

Un abbraccio,
La Madda

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